via XXIV Maggio 235 - 86170 - Isernia
+39 3898743738
info@pieffebi.it

Farmaci “gioiello”, le nuove vittime del mercato della contraffazione

Farmaci “gioiello”, le nuove vittime del mercato della contraffazione

FARMACI-COP

Nel mercato della contraffazione anche i farmaci “gioiello” diventano un bersaglio facile

Nel mercato della contraffazione un nuovo bersaglio diventano i farmaci innovativi ad alto costo. Dopo i prodotti contro le disfunzioni erettili o gli steroidi anabolizzanti, “oggi il fenomeno fa registrare un pericoloso salto di qualità. Prodotti contraffatti simili ai farmaci salvavita maggiormente richiesti, come antitumorali o farmaci per la cura dell’epatite C, vengono immessi sul mercato attraverso canali non controllati“. A precisarlo è l’Agenzia italiana del farmaco, che ha segnalato un comunicato di allerta diramato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e relativo alla circolazione dei farmaci contro l’epatite C contraffatti.

Il fenomeno dei ‘tarocchi’ di lusso “è particolarmente significativo soprattutto nei Paesi in via di sviluppo; si tratta spesso di medicinali che non contengono ingredienti attivi – sottolinea Aifa – o con ingredienti attivi differenti, presenti in qualità o quantità diverse da quelle indicate, a volte del tutto inefficaci o ancor più pericolosi, perché contaminati con sostanze tossiche. Di questi prodotti non è in alcun modo possibile garantire la qualità, la sicurezza e l’efficacia poiché, nella gran parte dei casi, è impossibile identificare da dove provengano, chi li produca, in che modo e con quali ingredienti“. Il traffico, infatti, preoccupa gli esperti e tutto il sistema sanitario mondiale. E in seguito a questa allerta l’Oms ha chiesto a tutte le autorità regolatorie nazionali la massima attenzione e sorveglianza su questi prodotti specifici. Protagonisti della contraffazione sono: Sofosbuvir 400mg + Ledipasvir 90mg eDaclatasvir 60mg, messi in vendita con diversi nomi commerciali.

Il comunicato riporta che, nel febbraio 2016, l’Oms è stata allertata da una Ong locale operante inMyanmar, che aveva identificato la versione contraffatta dei medicinali Ledso e Dakavir, due prodotti che riportavano quale produttore laPharco Corporation, con sede ad Alessandria d’Egitto. Nel Drug Alert dell’Oms sono riportate anche le foto delle confezioni dei due “falsi”. LaPharco Corporation ha dichiarato di non volere più produrre medicinali che contengono Sofosbuvir 400mg + Ledipasvir 90mg, di non produrre nessun prodotto con il nome Ledso o Dakavir e di non produrre attualmente Daclatasvir 60mg. Non sono state segnalate in questa fase reazioni avverse gravi attribuibili ai prodotti identificati. L’Oms raccomanda che coloro che hanno assunto uno di questi farmaci devono “rivolgersi immediatamente a un operatore sanitario qualificato e di riferire l’episodio alle autorità sanitarie e regolatorie del proprio Paese e al locale centro di Farmacovigilanza“.

Le raccomandazioni valgono anche per coloro che possiedono uno di questi prodotti e che non devono utilizzarli per nessun motivo e che anzi devono avvisare tutti i professionisti sanitari e riferire l’evento alle autorità locali. L’Oms richiama infine tutti gli Stati e tutte e autorità sanitarie a una maggiore vigilanza sulle catene di approvvigionamento dei Paesi che possono essere interessati dal traffico di prodotti contraffatti. L’attività di vigilanza dovrebbe essere estesa ad ospedali, cliniche, farmacie e ogni altro fornitore di medicinali, conclude Aifa.