Taranto, diossina nel latte materno ?

L’Associazione Onlus, Fondo Antidiossina di Taranto, avrebbero fatto analizzare dei campioni di latte materno della zona, rilevando la presenza di diossina di origine industriale.

Le analisi sarebbero state fatte sul latte materno di una decina di donne primipare di età superiore ai 33 anni,rillevando secondo loro livelli molto significativi di sostanze pericolose per la salute. In tutti in campioni analizzati, affermerebbe Fondo Antidiossina, sono state riscontrate significative concentrazioni con valori molto al di sopra dei 6 picogrammi per grammo. Oltre tale valore la norma prevede il divietodi commercializzazione e la distruzione di quell’alimento poiché considerato pericoloso per la salute.

Allattare oltre il primo anno di vita è salutare 

 

Da qui ,sarebbe quindi partito  l’invito da parte dell’Associazione ai pediatri affinchè possano prendere in considerazione l’eventualità di “alleggerire il carico inquinante” con un allattamento misto, quindi latte materno e latte artificiale, dove i riscontri analitici presentino alte criticità, specificando che lo studio è meritevole di approfondimenticoinvolgendo un maggior numero di donne.

Ovviamente a tali dichiarazioni Michele Conversano, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Taranto, avrebbe asserito che l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita tutte le donne ad allattare sempre al seno, qualunque sia la contaminazione e che non si può creare falsi allarmismi facendo credere alle neomamme del luogo,  che allattano al seno che stanno avvelenando i loro bambini, senza ulteriori approfondimenti. Il direttore avrebbe inoltre dichiarato che l’Asl avrebbe già provveduto a proporre all’Istituto superiore della sanità un ulteriore studio scientifico sulla ricerca di diossina nel latte materno di 300 donne per valutarne la contaminazione nel tempo.